ANSIA E PANICO

“L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.”
CHARLES H. SPURGEON

Sono ansioso! Laconica frase che è facile sentire dire alle persone  in ambienti più disparati oltre che la più frequente nello studio dello psicoterapeuta.  Ansia è la parola più cercata nel web dopo depressione. E’ stata descritta abbondantemente  in letteratura dalle discipline psicologiche e mediche come una reazione di allarme  e anche nel senso comune significa tensione, spesso costante, dovuta a preoccupazione; questa diventa patologica quando assume un carattere pervasivo e incontrollabile. I sintomi ansiosi diventano allora un disturbo d’ansia. 

Questa modalità di percepire la realtà e di reagire con preoccupazione ed allarme è ormai un quadro psicopatologico conclamato se persiste da almeno sei mesi (DSMV) e può provocare un notevole stress e un disagio significativo tale da inficiare la qualità della vita. La preoccupazione può causare una notevole compromissione nelle relazioni interpersonali, sociali e professionali. Spesso le relazioni di coppia sono complicate dal disturbo.

I pensieri sono  negativi, catastrofici,  e possono innescare anche reazioni somatiche. Se l’ansia  è eccessiva possono coesistere sintomi quali: inquietudine e sensazione di forte tensione; fatica; difficoltà di concentrazione; irritabilità; tensione muscolare; problemi del sonno, difficoltà respiratorie,  del ritmo cardiaco e del tratto gastroenterico.

Le persone ansiose tendono a monitorare costantemente l’ambiente alla ricerca di potenziali pericoli per sé o per le persone più prossime. Non essendoci nessun pericolo reale immediato la loro preoccupazione si sposta nel futuro.
Il preoccuparsi costantemente per evitare il pericolo, dà luogo:

  1. a) alla Tentata Soluzione disfunzionale di evitare:
  • di essere colti di sorpresa o almeno di prepararsi al peggio;
  • un aumento di emozioni negative  legate alla possibilità che accada  qualcosa di temuto;
  1. b) alla Tentata Soluzione disfunzionale di chiedere aiuto:
  • per scongiurare la possibilità di stare male per una crisi di ansia;
  1. c) alla Tentata Soluzione disfunzionale di reprimere le proprie reazioni.

Queste persone non vivono la vita nel presente, perché sono costantemente prese dal pensare immaginari minacciosi  proiettati nel futuro ed impegnate continuamente  ad evitare situazioni che considerano pericolose.

Numerosi studi hanno messo in evidenza la correlazione con la condizione fisica: in particolare con il dolore fisico (fibromialgia per esempio e  malattie reumatiche croniche), l’asma, la sindrome del colon irritabile. Rappresenta un fattore di rischio nell’insorgenza di malattie cardiache . Sintomi d’ansia sono trasversali  a diversi disturbi psicologici  e in particolare a:

Come si può  ben intendere, il fatto che le psicopatologie possano essere decisamente sofferte e persistenti da anni non significa che la terapia debba essere altrettanto sofferta e prolungata nel tempo . Con le parole di William Shakespeare ci piace ricordare che “non c’è notte che non veda il giorno”

ATTACCHI DI PANICO: CURA IN TEMPI BREVI

Oltre il 90% dei casi di Attacchi di Panico trattati con la Terapia Breve Strategica raggiunge la piena guarigione con una media di sette sedute; lo sblocco della sintomatologia avviene attorno al secondo o terzo incontro.

Nessuno è in grado di superare volontariamente una paura generalizzata, anzi più questi si sforza di non avere paura, più la paura aumenta, poiché egli si trova dentro una trappola dalla quale non può più uscire da solo.

Grazie a manovre suggestive, ristrutturazioni e prescrizioni di pensiero e di azione, sono in grado di portare la persona a interrompere le tentate soluzioni disfunzionali che mantengono il problema, rompendo così il circolo vizioso di percezioni e reazioni patogene. La persona viene successivamente guidata a vivere esperienze concrete di superamento della paura. A tale scopo vengono utilizzati suggestivi stratagemmi terapeutici sino al recupero completo della fiducia nelle proprie capacità e risorse personali.

Tutto questo, non con l’inefficace presunzione di eliminare la paura, che rappresenta una nostra dotazione naturale, ma con l’obiettivo di utilizzarla, per trasformarla in coraggio, in un punto di forza che ci spinga in avanti nella talvolta bizzarra avventura della vita. 

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Riferimenti Bibliografici

Nardone G. (1993) Paura panico fobie. Ponte alle Grazie.
Nardone G. Verbitz T., Milanese R. (1999). Le prigioni del cibo. Ponte alle Grazie.
Nardone G. (2000) Oltre i limiti della paura. Ponte alle Grazie.
Nardone G.De Santis G. (2011) Cogito ergo soffro. Ponte alle Grazie.
Nardone G., Portelli C. (2013) Ossessioni, compulsioni e manie. Ponte alle Grazie.
Nardone G. (2013) Correggimi se sbaglio. Ponte alle Grazie.
Nardone G. (2016) La terapia degli attacchi di panico. Ponte alle Grazie.
Watzlawick P, Nardone G. (1997)  Terapia Breve Strategica. Ponte alle Grazie.